Seleziona una pagina

Negli ultimi anni si è modificato in modo sostanziale l’approccio riabilitativo nei confronti dell’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore. Si è passati da una riabilitazione che favoriva lo scarico assoluto dell’arto operato e la limitazione del range di movimento del ginocchio, alle modalità correnti, in cui la riabilitazione inizia nelle fasi precoci con incremento del range articolare e il rinforzo muscolare.

Gli obiettivi della riabilitazione del ginocchio lesionato sono:

  • recupero di una buona stabilità funzionale;
  • ripristino della forza muscolare;
  • raggiungimento del livello funzionale maggiore possibile;
  • diminuzione del rischio di re-infortunio.

Nella fase acuta immediatamente successiva alla lesione del legamento, sia in caso di operazione che nel caso di trattamento conservativo, l’obiettivo è recuperare il range articolare, rinforzare la muscolatura, incrementare la propriocezione e la stabilità. 

Inoltre è consigliabile proteggere il ginocchio nelle prime fasi con fasce o tutori, riposare per un breve lasso di tempo, utilizzare del ghiaccio per contenere la risposta infiammatoria post-lesione e se possibile mantenere l’arto elevato. 

Sono indicati in questa fase esercizi che stimolano il quadricipite in contrazione isometrica, flessione ed estensione del ginocchio in posizione seduta, rinforzo del medio e del grande gluteo, esercizi di carico sul ginocchio in piedi. Anche l’elettrostimolazione può essere di aiuto in questa fase iniziale oltre al tape di stabilizzazione. 

DOPO L’INTERVENTO

1-2 settimana. Le prime due settimane è imperativo iniziare con la gestione del gonfiore utilizzando il ghiaccio ed è fondamentale recuperare un parziale range articolare. In questa fase è importante l’uso di tutore. E’ importante iniziare a lavorare sull’estensione del ginocchio e sulla mobilizzazione della rotula. 

3-4 settimana. Il paziente può lavorare con una stampella sul cammino senza remore o paure, con una buona lavoro sul controllo motorio di flessori e quadricipite. Se la muscolatura ha già un buon grado di attivazione la stampella non è necessaria. 

5 settimana. Il tutore può essere abbandonato definitivamente, la mobilizzazione passiva deve ripristinare la mobilità completa, non forzando la flessione. Continua il rinforzo muscolare. 

10 settimana. Si prosegue in modo esponenziale.

3 mese. Si può lavorare su corsa e salto. Fondamentale è il lavoro propriocettivo e di stabilizzazione. 

4-5 mese. Incremento finale su forza muscolare e tenuta muscolare in varie attività funzionali. 

I tre fattori di maggior importanza sono:

ottenere come primo obiettivo il recupero dell’estensione del ginocchio, in secondo luogo ripristinare il carico sull’arto operato e terzo il rinforzo muscolare in catena cinetica chiusa e aperta. 

Deficit di forza e potenza, dopo l’intervento chirurgico, possono essere un fattore di rischio a favore della rinuncia al ritorno alla pratica sportiva e aumentare il rischio di re-infortunio. 

 

  • Eitzen, H Moksnes, L Snyder-Mackler, MA Risberg. Progressive 5-Week Exercise Therapy Program Leads to Significant Improvement in Knee Function Early After Anterior Cruciate Ligament Injury. JOSPT, 2010
  • Dr. P. J. Millett et al. ACL Reconstruction Rehabilitation Protocol. Sports Medicine and Orthopaedic Surgery 2010
  • Sven Feil, John Newell, Conor Minogue and Hans H. Paessler. The Effectiveness of Supplementing a Standard Rehabilitation Program With Superimposed Neuromuscular Electrical Stimulation After Anterior Cruciate Ligament Reconstruction: A Prospective, Randomized, Single-Blind Study. Am J Sports Med February 22, 2011 

 

Fisioterapista dott. Simone Muggianu – FisioRehab (Savigliano e Saluzzo)