Si tratta di un ispessimento del nervo interdigitale che si situa tra le due teste metatarsali, le ossa lunghe del piede. Ha una frequenza più alta nelle donne fra i 15 e i 50 anni. Di fatto è un aumento di volume della guaina del nervo che, a causa dell’iperpressione causata dalle ossa, forma una sorta di tessuto fibroso-cicatriziale. Generalmente lo si riscontra a livello del 3° e 4° dito, del 2°e 3°, meno spesso tra il 4° e il 5°.
Che cosa causa il neuroma di Morton?
- l’utilizzo di calzature non corrette (troppo strette, tacchi troppo alti e punte strette)
- scompensi postulai (tipico in caso di scapulum anteriore)
- alluce valgo o rigido
- compromissioni strutturali del piede (lassità legamento o traumi)
- problematiche neurologiche
Sintomi
Il dolore di tipo neuralgico è di notevole intensità e la caratteristica principale è una sorta di bruciore o di scossa che trova sollievo rimuovendo la calzatura. Il problema viene esacerbato dalla deambulazione prolungata o dal camminare scalzi.
Trattamento
Il trattamento può essere di tipo conservativo, quindi non chirurgico, se ci troviamo nelle prime fasi di sviluppo della patologia e se il neuroma non ha grandezza superiore al centimetro. Si utilizza , generalmente, la terapia fisica (ultrasuoni, tecar) oppure infiltrazioni di cortisone o farmaci antinfiammatori. Se la causa è posturale, chiaramente si va ad agire alla radice del problema; non ha senso, infatti, curare il sintomo senza modificare le circostanze che lo hanno causato. Andremo a modificare quei parametri che porteranno ad una variazione del carico sull’avampiede, ridurremo l’abitudine ad utilizzare scarpe con il tacco o scarpe troppo strette.
L’alternativa è quella chirurgica, dove si va a decomprimere la zona agendo sull’osso oppure asportando, di fatto, il neuroma.
FisioRehab – dott. Simone Muggianu