Il viso e il capo possono essere suscettibili di differenti tipologie di dolore, con origine proveniente da varie strutture diverse. E’ chiaro come il dolore possa scaturire da un colpo o trauma e colpire alcune strutture proprie del cranio, come cute, articolazione della mandibola, ossa, tendini, denti e muscoli.
Meno semplice da spiegare è il dolore riferito: si tratta di un disturbo che coinvolge strutture non direttamente adiacenti alla zona interessata dal dolore, le quali, sono in realtà il vero e proprio starter del dolore, irradiandolo o proiettandolo in un’altra regione, completamente differente.
Possiamo pertanto percepire un dolore localizzato nel ginocchio a causa di una sofferenza dell’anca, oppure un problema gastrico può farci percepire una fitta interscapolare dopo i pasti; ancora, possiamo percepire un mal di testa la cui origine è da ricercarsi nella muscolatura della regione cervicale. Questa variabilità e non consequenzialità tra localizzazione del dolore e struttura in sofferenza ci fa comprendere come spesso ci accaniamo su un disturbo in una determinata zona senza trovare soluzione o miglioramento, insuccesso che forse deriva dall’errata valutazione iniziale.
Nello specifico della regione cranica e temporomandibolare possiamo delineare con facilità le strutture che sono coinvolte nei dolori riferiti: il collo, le spalle e la muscolatura masticatoria. Perciò abbiamo diversi muscoli (massetere, temporale, trapezio, suboccpitali) e differenti nervi (trigemino, nervi cervicali) coinvolti nel dolore di questa regione; infine questi dolori possono mimare mal di testa, provocare vertigini, fastidi oculari, algie localizzate alla mandibola.
E’ sempre più chiaro come sia fondamentale tenere in considerazione la complessità del sistema cranio-faciale quando ci si approccia alla valutazione di un disturbo di questa sfera, che sia esso mal di testa, cervicalgia, vertigine, acufeni, dolori mandibolari o disturbi masticatori e fastidi della regione orbitale e oculare.
FisioRehab – dott. Simone Muggianu