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Il reflusso si manifesta con sintomi come il bruciore di stomaco, alito cattivo e acidità. Spesso si sottovaluta la problematica curandosi senza consultare un medico, con l’utilizzo di farmaci antiacido che spesso gestiscono solamente la sintomatologia; al contrario, è di fondamentale importanza valutare la cause del disturbo, perché sebbene nelle fasi iniziali possa non essere una problematica di grosso conto, col tempo può portare a grossi disturbi alla mucosa dell’esofago, andando a compromettere in modo grave la qualità di vita delle persone.

Generalmente la causa più frequente è la diminuzione di continenza del cardias, uno sfintere posto tra esofago e stomaco che impedisce la risalita del cibo digerito. Un’altra causa è l’ernia iatale che sostanzialmente è uno scivolamento della parte più alta dello stomaco attraverso il diaframma.

Sono sintomi associati al reflusso gastro-esofageo a cui dovresti prestare attenzione anche raucedine, abbassamento della voce, laringite, tosse e dolore toracico o dolore interscapolare.

Il primo passo che devi adottare una volta avuta la diagnosi è quello di concentrarsi nel migliorare l’alimentazione, cercando di evitare quei cibi che stimolano o peggiorano l’acidità a livello gastrico. Importante è anche il controllo del peso.

Se i sintomi permangono ci si può affidare ad un medico e si può procedere alla terapia farmacologica.

Dove agisce la fisioterapia?

Il reflusso ha una importante correlazione con le caratteristiche anatomica del paziente, dalla postura alla funzionalità diaframmatica, che influenza l’azione del cardias, la valvola tra esofago e stomaco.
Una tensione del muscolo diaframma può compromettere la funzionalità di questa valvola. Dagli studi effettuati su pazienti si evince come una particolare zona del diaframma abbia proprio l’obiettivo di gestire l’eventuale reflusso gastro-esofageo. [1]

Il fisioterapista o l’osteopata possono lavorare sulla respirazione, sul diaframma e sulla postura, andando ad influenzare quei fattori che possono compromettere una normale funzionalità del cardias.

[1] Shafik A, Shafik AA, El Sibai O, Mostafa RM. Effect of straining on diaphragmatic crura with identification of the straining-crural reflex. The “reflex theory” in gastroesophageal competence. BMC Gastroenterol. 2004 Sep 30;4:24.