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La cefalea tensiva è la forma più diffusa di mal di testa, frequentemente causata dalla contrazione involontaria e prolungata dei muscoli del collo, della base del cranio e delle spalle, spesso correlata a sensazioni di tensione a livello del cranio e percezione generalizzata di affaticamento. 

Colpisce generalmente più le donne, con caratteristiche abbastanza stereotipate, inizia generalmente al mattino, per poi peggiorare nell’arco della giornata; può essere episodica, correlata a stress fisici o emotivi, oppure può colpire con frequenze più alte e in modo sistematico. 

Le cause sono varie e ancora non del tutto chiare, tuttavia le più frequenti, oltre al già citato stress fisico/emotivo, ci sono la postura fissa mantenuta protratta per lunghi tempi, l’affaticamento oculare, le cervicalgie, la mancanza di riposo, malocclusioni dentarie o cause di origine psicologica. 

Frequentemente il dolore si localizza partendo dalla base del cranio, proiettando verso l’apice dello stesso e può arrivare a corrispondere a livello oculare e delle tempie. 

La durata di questi attacchi può variare da poche ore a più giorni, mentre nei casi di cronicizzazione il disturbo si protrae per mesi  addirittura anni, con variazioni di intensità, ma senza mai scomparire. 

Trattamento

Nell’ambito di mia competenza, quello fisioterapico e osteopatia, si agisce a livello muscolare alla base del cranio, delle tensione proprie del cranio, della zona cervicale e delle spalle, si effettuano valutazione dell’articolazione tempero-mandibolare, si cerca di risolvere le problematiche a carico della regione cervicale e si agisce sulla postura.

Guardando, invece, al versante farmacologico, generalmente le terapie consigliate si avvalgono di farmaci analgesici o antinfiammatori non steroidei. Su indicazione del medico possono venir prescritti dei farmaci miorilassanti, che vadano ad agire sulla tensione muscolare involontaria. 

Consigli

  • rispettare il numero minimo di ore di sonno consigliate e raccomandate (8 ore), è una credenza errata, infatti, che esistano persone che necessitino di 5/6 ore per riposarsi appieno; è vero che esistono disturbi del sonno, che non permettono di prendere sonno o disturbano il sonno, ma questo comporta una serie di problemi che sfociano in malattie e e disturbi in diversi ambiti e regioni corporee;
  • praticare attività fisica aiuta a contrastare stress e altri fattori predisponenti allo sviluppo di cefalee tensive;
  • prestare attenzione se si è soggetti a bruxismo notturno;
  • evitare stress eccessivi e continuativi sull’ambiente di lavoro e in famiglia;
  • non gestire la cura farmacologica in autonomia, senza supervisione medica e non abusarne in quantità e frequenza.

FisioRehab – dott. Simone Muggianu