Credenza
La corsa fa male alle ginocchia. Chi non lo ha mai sentito dire o lo ha, magari, letto in qualche articolo. Se lo sono chiesti anche molti ricercato che si occupano di salute e sport. La corsa ha effettivamente un effetto dannoso per la cartilagine, tanto da aumentare il rischio di sviluppare artrosi al ginocchio, prima del tempo e con un’intensità maggiore di disabilità?
Cosa dicono gli studi
Sorpresa! Sembra proprio che la scienza non faccia che distruggere le nostre certezze. Infatti pare che non ci sia rilevanza statistica significativa (non esiste correlazione) tra corsa e artrosi. I ricercatori hanno confrontato campioni di popolazione che praticano la corsa e persone sedentarie o che non fanno sport, evincendo come non vi sia maggior sviluppo di artrosi nei soggetti che corrono rispetto alle persone sedentarie.
Come può essere?
In realtà non dobbiamo stupirci se analizziamo come funziona a livello fisiologico il nostro corpo. Quando si dice che il nostro corpo si adatta a tutto è vero, in particolare se si parla della capacità di carico. In parole semplici, se abituo il mio corpo a sollevare un determinato peso, in modo graduale, costante, tutte le strutture che vengono interessate da quel gesto si adattano lentamente, strutturando i propri tessuti funzionalmente a quel gesto. Quindi se io adatto gradualmente il mio corpo a gestire l’impatto della corsa, le mie strutture del ginocchio, compresa la cartilagine, si adattano funzionalmente a quel gesto. E’ vero che la cartilagine lesionata non ha possibilità di ritornare come prima, una volta danneggiata, ma può adattarsi nel momento in cui le si richiede un carico maggiore, ma in modo graduale, rispettando determinati tempi di adattamento. Questo non vale per gli sport traumatici, in cui un movimento repentino, brusco, non controllato, può danneggiare in modo irreparabile la cartilagine. Perciò è molto più frequente trovare lesioni cartilaginee in un soggetto di 40 anni che ha praticato uno sport da contatto come il calcio, rispetto ad un runner.
Risulta evidente, quindi, l’importanza della capacità di gestire il carico di lavoro e di allenamento, in modo da rispettare i fisiologici tempi di adattamento dei nostri tessuti.
FisioRehab – dott. Simone Muggianu