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Guida al Recupero Dopo la Ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore (LCA)

Guida al Recupero Dopo la Ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore (LCA)

Questo articolo informativo spiega in modo chiaro il percorso di recupero dopo un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA). Dopo una breve introduzione sulla funzione del LCA e sulle cause della sua lesione, vengono descritte le diverse fasi della riabilitazione, ognuna con obiettivi specifici:
1. Fase iniziale (0-4 settimane) – Controllo del dolore, riduzione del gonfiore e recupero del movimento.
2. Fase intermedia (5-12 settimane) – Rafforzamento muscolare e miglioramento della stabilità del ginocchio.
3. Fase avanzata (3-6 mesi) – Preparazione alla corsa e agli esercizi più dinamici.
4. Fase finale (6-12 mesi) – Ritorno allo sport con test specifici per ridurre il rischio di nuovi infortuni.

Ci svegliamo più alti?

Ci svegliamo più alti?

Perché siamo più alti al mattino? Un fenomeno curioso legato alla colonna vertebrale Hai mai notato che al mattino, appena sveglio, sembri essere leggermente più alto rispetto alla sera? Anche se la differenza può sembrare minima, è un fenomeno reale e...

Prevenzione degli infortuni della corsa

Prevenzione degli infortuni della corsa

L’articolo affronta strategie basate su evidenze scientifiche (EBM) per prevenire gli infortuni nella corsa. Queste includono una progressione graduale dell’allenamento, l’uso di scarpe adatte, il miglioramento della tecnica di corsa (come mantenere una cadenza elevata), il potenziamento muscolare e la stabilità del core. Inoltre, si consiglia il riscaldamento dinamico, il recupero adeguato e la variazione delle superfici di corsa. L’approccio multifattoriale è fondamentale per ridurre il rischio di infortuni e mantenere la salute del corridore.

La scoperta dei raggi-x

La scoperta dei raggi-x

Nel 1895, il fisico tedesco Wilhelm Conrad Röntgen scoprì i raggi X mentre studiava i raggi catodici in laboratorio. Notò un bagliore fluorescente in una lastra, anche se il tubo era coperto da un cartone nero, suggerendo la presenza di raggi invisibili. Dopo esperimenti, Röntgen scoprì che questi raggi potevano attraversare materiali come carta e legno, ma non metalli densi come il piombo, e li chiamò “raggi X” per la loro natura sconosciuta. Il momento decisivo fu quando ottenne un’immagine della mano della moglie, rivelando le ossa e l’anello matrimoniale, dimostrando la possibilità di vedere all’interno del corpo umano senza chirurgia. Questa scoperta rivoluzionò la medicina, permettendo diagnosi più precise. Röntgen ricevette il primo Premio Nobel per la Fisica nel 1901 e, pur mantenendo la sua modestia, non brevettò la sua invenzione, desiderando che i raggi X fossero liberamente accessibili. La sua scoperta continua a essere fondamentale nella medicina moderna.

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