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Partiamo con il definire cos’è una tendinite: si tratta di un’infiammazione del tendine, quella struttura che collega muscoli ed ossa e permette al muscolo di esercitare una forza sull’osso, tale da produrre movimento. Ed è nei movimenti che va ricercata la causa della tendinite. Infatti parliamo di una problematica che si sviluppa in relazione ad un gesto ripetuto o violento, esplosivo. 

Facciamo due esempi: lo sportivo che effettua un movimento molto rapido, non controllato che crea uno stress meccanico sul tendine o su un’articolazione, come può accadere in un pallavolista, sviluppa una infiammazione acuta in relazione al gesto traumatico. Al contrario il runner che corre decine di km alla settimana, può incorrere nell’infiammazione cronica, ad esempio, del tendine d’achille. Parliamo sempre di tendiniti, ma la causa è differente. 

Purtroppo, specialmente nelle tendiniti croniche, l’infiammazione si accompagna con una degenerazione del tendine e della guaina che lo riveste; in effetti il processo infiammatorio è proprio lo strumento che ha il corpo per creare i presupposti alla riparazione del tendine. Purtroppo il gesto ripetitivo e continuo nel tempo non permette alla riparazione di aver luogo. 

Esiste la possibilità che il tendine si rompa, specialmente nelle problematiche croniche ricidivanti o a causa di alcuni farmaci che attaccano i tessuti tendini, ad esempio il cortisone. Ecco perché non è consigliabile effettuare molte infiltrazioni di cortisone e comunque non in giovane età, proprio a causa dell’aggressione che attua sul tendine. 

In caso di rottura la soluzione è, chiaramente, chirurgica. 

Quali sono i fattori che sviluppano una tendinite?

Oltre al fattore meccanico, piuttosto facile da comprendere, esistono dei fattori contestuali che aumentano in modo importante la possibilità di sviluppare tendiniti. 

Stiamo parlando di problematiche di tipo metabolico, come il diabete o i disturbi a carico della tiroide. Un disturbo metabolico influisce sui processi di riparazione di tutto il corpo, ma in particolare a livello tendineo provoca una vera e propria debolezza del tessuto che non riesce a ripararsi, a causa dell’alterazione del metabolismo del tessuto. Altri due fattori che accrescono il rischio di sviluppare infiammazioni e non permettono una buona guarigione sono il sovrappeso e l’obesità. 

Come capisco se ho un’infiammazione?

Generalmente il dolore infiammatorio è molto evidente a freddo, quando effettuo i primi movimenti oppure da una sensazione di bruciore e dolore durante la notte a riposo. Generalmente nelle prime fasi migliora con il movimento, anche se con il peggiorare della malattia il dolore diventa presente tutto il giorno. Si possono sviluppare delle cisti a livello del tendine, ad esempio nel polso o delle zone tumefatte o rosse, come nel tendine d’achille. 

Per diagnosticare una tendinite l’esame migliore è l’ecografia.

Come curo una tendinite?

Il dibattito sulle modalità migliori di gestione di una tendinite sono ancora dibattute, tutti concordano sul fatto che si debba mettere a riposo l’articolazione coinvolta, sia concesso l’utilizzo di ghiaccio e analgesici; si noti che non vengono consigliati in prima battuta gli antinfiammatori che bloccando il processo infiammatorio, bloccherebbero anche il processo riparativo del tendine, rischiando quindi di eliminare l’infiammazione nel breve termine, ma di indebolire il tendine nel medio-lungo termine, predisponendo la struttura a tendiniti più frequenti e rischi di usura maggiori. Quando questo tipo di approccio non risolve il problema si consigliano terapie fisiche come laser e ultrasuoni, onde d’urto e il trattamento fisioterapico.

Le infiltrazioni di cortisone sono consigliate solamente in casi limite, in cui l’impotenza funzionale è totale e il dolore insopportabile; il rischio è pur sempre quello di danneggiare in modo irreparabile il tendine. Fisioterapia Saluzzo

La gestione del problema in ottica preventiva è quella di agire sui fattori di rischio: diabete, sovrappeso, obesità e disfunzioni metaboliche.

FisioRehab – Dott. Simone Muggianu